FAQ Tirocinio e riconoscimento attività lavorativa
1. Sto pensando al tirocinio. Da dove comincio?
Dalle disposizioni generali, disponibili qui e dalla pagina "Stage e tirocini" del sito di ateneo.
2. Quando posso svolgere il tirocinio?
Il tirocinio (o stage) è previsto nel corso del terzo anno, quindi si può svolgere dopo aver pagato le tasse di iscrizione al terzo anno e aver maturato i crediti e gli esami previsti dal proprio piano di studi.
3. È l’Università ad assegnarmi a un ente?
No, è lo studente a dover trovare un ente disposto ad accettarlo come tirocinante. È disponibile un elenco sul sito Adoss. Si può anche scegliere un ente non ancora registrato, e procedere a stipulare una convenzione: http://adoss.unimc.it/it/stage/stage-curriculari/enti-aziende/guida-registrazione-on-line-enti-ospitanti
4. Che tipo di Ente posso contattare?
Qualsiasi istituzione, privata o pubblica, dove ci sia interazione linguistica regolare e continuativa con madrelingua: hotel, centri di accoglienza, questure, prefetture, uffici esteri di aziende, agenzie di viaggio. Le scuole di lingue straniere sono sconsigliate dal Consiglio del Corso di Laurea di Mediazione (da verbale n. 17 del 12.12.2017, punto 6.3) , perché la dimensione linguistica è soprattutto didattica, cosa che a un tirocinante di Mediazione Linguistica non serve, mentre la dimensione comunicativa, essenziale per i nostri tirocini, è limitata.
Un docente madrelingua di solito conosce l’italiano; praticare la lingua in un contesto classe implica entrare a contatto con discenti non madrelingua dai quali non si può apprendere e migliorare (visto che sono lì per imparare a loro volta!).
Le case editrici che propongano un lavoro di traduzione in solitaria non sono adatte, perché anche in questo caso mancherebbe la dimensione comunicativa.
5. Quanto tempo ci vuole per l’attivazione del tirocinio?
Dalla presentazione della domanda all’approvazione dell’Adoss passa al massimo un mese. L’approvazione del tutor è un passaggio intermedio tra queste due fasi.
6. Che cosa devo fare in questo tirocinio?
Mettere in pratica le conoscenze linguistiche acquisite negli anni di Università, attraverso il contatto con parlanti di lingue straniere praticando gli idiomi sia in forma scritta che orale. Entrambi questi aspetti devono essere valorizzati, è un requisito imprescindibile.
Quindi: sì a telefonate, colloqui, interazioni via mail/skype, traduzioni di materiali con un supervisore (la cui presenza deve essere precisata nel progetto formativo)
NO a preparazione di lezioni di lingua, traduzioni in solitaria, attività di segreteria senza uso di lingue straniere.
7. Cosa deve scrivere l’ente nella domanda di progetto formativo?
L’ente deve elencare quali attività pratiche intende affidare al tirocinante: devono essere centrali ed espliciti i compiti che riguardano l’uso ampio e diffuso delle lingue straniere, a contatto con madrelingua: ad esempio checkin e check-out di ospiti, attività di front office, accoglienza di turisti, corrispondenza con clienti, supporto a migranti, attività di interpretariato, traduzioni solo se in presenza di un referente che le revisioni, eccetera.
Quindi non basta scrivere che si utilizzeranno le lingue straniere: senza specificazioni delle attività la domanda non potrà essere accettata.
8. Quanto deve durare il tirocinio?
La durata prevista per lo svolgimento delle 300 ore per gli studenti dell’ordinamento 2016 deve essere di almeno due mesi e di non più di un anno.
La durata prevista per lo svolgimento delle 150 ore di tirocinio per gli ordinamenti 2014 e precedenti (300 ore per gli studenti dell’ordinamento 2016) deve essere di almeno un mese e di non più di un anno.
È possibile prolungare la durata dello stage, ma non oltre 450 ore, terminate le quali non ci sarà più copertura assicurativa.
IMPORTANTE: in base alla normativa nazionale, il tirocinio non può durare più di 8 ore al giorno, e 40 h alla settimana. Deve essere assicurato almeno un giorno di riposo alla settimana.
9. Come arriva la documentazione al tutor?
Dal primo giugno 2018 è l’Adoss a inviare al tutor una mail, che contiene il progetto formativo e l’autodichiarazione di possesso dei requisiti effettuata dallo studente in fase di registrazione. Non è più necessaria l’autocertificazione firmata perché lo studente attesta di possedere i requisiti all’atto dell’accettazione del tirocinio sul sito Adoss.
Il tutor verifica il progetto, e, se rispetta i requisiti, invia l’autorizzazione direttamente all’Adoss, che verifica l’effettivo possesso dei requisiti. Lo studente viene informato alla fine del processo, con una mail da parte dell’Ufficio Stage.
10. Il tutor mi ha scritto che il progetto va cambiato in alcuni punti, ma dall’ente mi dicono che non è possibile effettuare modifiche. Posso mandare una mail/una certificazione/un piccione viaggiatore con le variazioni richieste?
Il progetto è modificabile dalla pagina Adoss. Occorre attendere che l’ufficio sblocchi la pagina e invii una mail per comunicare la possibilità di modificare il progetto (che si troverà quindi in forma di bozza). I tutor non hanno accesso al sito e non conoscono l’interfaccia progettata per le richieste, quindi non possono essere d’aiuto.
11. So che il tutor ha mandato la mail di approvazione del progetto. Posso cominciare subito il tirocinio? Posso anticipare la data di inizio rispetto a quella scritta nel progetto?
Assolutamente NO. Occorre aspettare l’autorizzazione dell’Adoss, rispettando le date contenute nel progetto. Se si cominciasse prima quelle ore non potrebbero essere conteggiate e, soprattutto, non ci sarebbe copertura assicurativa.
12. Devo assentarmi durante il tirocinio. Posso farlo liberamente? Devo avvisare il tutor?
Il tirocinio equivale a un’attività lavorativa, per cui occorre usare i criteri dell’azienda: concordare con il proprio referente eventuali assenze (che devono essere limitate!), ed eventualmente produrre attestati o certificati medici. Il tutor accademico non è coinvolto in questo aspetto, che riguarda solo il rapporto tra tirocinante ed ente.
14. Ho finito il tirocinio! A chi devo consegnare la documentazione?
La documentazione (tabella degli orari, questionari, modulistica) va consegnata alla Segreteria Didattica di Mediazione Linguistica, secondo gli orari dell’ufficio.
Riconoscimento di attività lavorativa come tirocinio
1. Qualunque attività lavorativa può essere riconoscibile come tirocinio per il corso di L12?
No, non tutte le attività lavorative sono adatte. Sono accettabili solo quelle dove c’è una interazione costante e ampia con parlanti di madrelingua straniera (es. lavoro presso la reception di una struttura ricettiva, help desk con utenza internazionale).
2. Che requisiti occorre avere?
In conformità con i requisiti chiesti per l’avvio del tirocinio formativo, per chiedere il riconoscimento di attività lavorativa occorre aver verbalizzato gli esami delle lingue dei primi due anni al momento dell’inizio dell’attività. Non è necessario essere iscritti al terzo anno, come invece si richiede per l’avvio del tirocinio formativo.
3. Qual è la procedura per inoltrare domanda?
Occorre inviare domanda alla Commissione Pratiche Studenti, attraverso la Segreteria Didattica di Mediazione. Alla domanda vanno allegate:
1. una relazione del datore di lavoro;
2. una relazione del proprio tutor accademico per i tirocini;
3. una autocertificazione datata e firmata in cui si attesta di possedere i requisiti (v. punto 2).
4. Cosa deve contenere la relazione del datore di lavoro?
Il datore di lavoro deve scrivere una pagina in cui indica in modo esplicito date di inizio e fine dell’attività per la quale si chiede il riconoscimento (anche in caso di attività a tempo indeterminato o al momento in corso occorre indicare una finestra temporale) e il numero di ore (che deve essere uguale o superiore a quello previsto dal proprio ordinamento per il tirocinio, ovvero 300 h per gli ordinamenti a partire dal 2016, 150 h per gli ordinamenti 2014 e precedenti).
Devono essere illustrate il tipo di lavoro e le mansioni svolte, evidenziando gli aspetti che riguardano l’uso di lingue straniere. Viene richiesta anche una breve valutazione del lavoro svolto. La relazione deve essere firmata e scritta su carta intestata dell’Ente.
5. Quando contattare il tutor per chiedere la sua relazione?
Il tutor va contattato dopo aver ottenuto la relazione del datore di lavoro.
6. Cosa bisogna inviare via mail al tutor?
1. la relazione del datore di lavoro;
2. copia della autocertificazione di possesso dei requisiti (v. domanda 3).
7. Cosa fa il tutor?
Stila una relazione in cui esprime un parere, positivo o negativo, sulla riconoscibilità dell’attività lavorativa come tirocinio.
8. La Commissione Pratiche Studenti è tenuta a seguire il parere del tutor?
Il parere del tutor non è vincolante. La Commissione può decidere di esprimere un parere diverso (es. di approvare un’attività lavorativa su cui il tutor ha espresso delle perplessità o un parere negativo, ma anche viceversa, può respingere la richiesta di riconoscimento di un’attività per la quale il tutor ha espresso valore positivo), anche se ovviamente tiene in considerazione la valutazione del tutor.